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ASSE TRASVERSALE PNRR E POLITICHE DI COESIONE

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Versione aggiornata al 18/06/2021

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    Commenti in evidenza

    “Indubbio è il valore prodotto dalla creazione delle aggregazioni di imprese nelle varie forme che hanno indotto ad aumentare la consapevolezza che l’offerta turistica non è creata dal  singolo, ma dall’insieme di prodotti e servizi correlati tra loro. Resta però una criticità più evidente nei CLUB di PRODOTTO che spesso seguono un criterio verticale e non orizzontale di filiera con due limiti: a) rischio di creare forme di “cannibalismo” tra club nel coinvolgimento delle imprese il cui numero non è infinito, soprattutto nei piccoli territori; b) drastica riduzione del numero di CLUB di PRODOTTO (a livello regionale) che invece potrebbero nascere in ogni territorio e poi incrociando più territori e più filiere se si seguisse un criterio più orizzontale. In tal senso la Regione potrebbe far ordine agevolando i CLUB “anomali” a sdoppiarsi se troppo verticalizzati. Con riferimento alla formazione e all’accesso al lavoro resta ancora elevata la stortura per cui da un lato i giovani sono spronati ad affinare le loro competenze culturali, economiche e turistiche e dall’altro non si “sollecitano” gli enti locali pubblici e privati a destinare risorse adeguate ad accogliere profili qualificati (ad esempio negli IAT, nelle OGD, nei consorzi e nel CVB). “

    Cristina Regazzo, Rovigo Convention Bureau

    “Suggerisco di tenere in considerazione i musei medio-piccoli in quanto possono offrire esperienze di visita inedite e caratterizzate da una contenuta presenza di pubblico. Al di fuori dei circuiti tradizionali e, ante pandemia, di massa tipici delle città d’arte e capoluogo di provincia, i piccoli e medi musei possono offrire un’alternativa che connette gli istituti al territorio e a modalità di esplorazione slow ed emozionale oltre che sostenibile. E’ necessario, però, professionalizzare chi si occupa di queste realtà culturali medio-piccole: per lo più volontari, che per esperienza potrebbero affiancare eventuali nuove professionalità più preparate.”

    Aurora Di Mauro, Regione del Veneto – Ufficio Musei