MA LA RIPRESA PASSERA’ DA UN ALTRO ANNO DIFFICILE

Secondo Italian Hotel Travel Monitor di Trademark Italia, per l’industria turistica italiana il 2021 è stato un altro anno conclusosi negativamente rispetto agli anni pre-pandemia, nonostante alcuni significativi segnali di ripresa arrivati durante la stagione estiva. Il blocco di gran parte dell’attività fieristica e congressuale, gli ostacoli posti all’ingresso in Italia dei turisti internazionali e la complicata gestione del Green Pass sono stati fattori determinanti per il rallentamento dei flussi turistici. E’ d’altra parte evidente come l’andamento sia migliorato rispetto al 2020, ma siamo ancora molto lontani dalle performance del 2019. La Room Occupancy media nelle 39 città capoluogo monitorate è calata per gli hotel upscale (4 stelle) dal 71,8% al 48,1%, per gli hotel midscale (3 stelle) dal 66,5% al 50,7%. Una flessione che, soprattutto nelle città con elevate quote di internazionalizzazione e di business travellers, ha sfiorato i -30 punti. E’ il caso di Milano (dal 76,6% del 2019 al 48,7% del 2021), Firenze (dal 76,1% del 2019 al 46,7% del 2021), Roma (dal 76,2% del 2019 al 48% del 2021) e Napoli (dal 73,8% del 2019 al 46,6% del 2021). Circa i prezzi, dal confronto 2021 vs 2019 risulta che l’ADR (Average Daily Rate) medio degli hotel upscale sia sceso da 117,13 euro dell’anno pre-Covid a 108,66 euro dell’anno appena terminato, una flessione di circa 8 punti percentuali. Per quanto riguarda il cluster midscale (3 stelle), l’ADR è passato da 58,63 euro a 51,99 (-11,3%). In grande difficoltà anche il settore luxury che, nelle 4 città analizzate, ha perso quasi 30 punti di Room Occupancy (dal 67,8% del 2019 al 39,9% del 2021). Anche se contemporaneamente sono aumentati i prezzi medi da 377,61 euro a 393,05 euro (+4,1%). Adesso si registra (va) una lieve ma progressiva inversione di tendenza che fa (ceva) ben sperare per l’imminente primavera e le prossime festività pasquali. I dati complessivi più aggiornati che riguardano il mese di gennaio 2022, rivelano infatti che l’occupazione camere media negli alberghi monitorati, è quasi raddoppiata: dal 21,1% del 2021 al 39,9% tra gli alberghi upscale, dal 26,9% al 43,4% tra gli alberghi midscale.

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