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Grande preoccupazione soprattutto per il turismo business (fiere, convegni, congressi) e per le città d’arte che erano abituate alla domanda intercontinentale: si ha la sensazione che quel “modello ricco” non si riproporrà a breve, e neppure, con gli stessi caratteri.

Molto netta d’altra parte la constatazione della ripresa che si è avuta tra luglio e settembre soprattutto per merito della domanda interna e nord europea.

E’ chiaro che aggrappati a questa zattera si riesce almeno a galleggiare!