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Sebastiano Venneri è Vicepresidente di Legambiente, associazione vicina a tutte le forme di sviluppo locale.

Valter Verlicchi “grande signore” del turismo, ora responsabile Assessorato al Turismo della Regione Emilia Romagna.

Che cosa ti ha spinto a lavorare nel turismo?

Sebastiano Venneri: Non lavoro propriamente nel settore turistico. Mi occupo di ambiente e aree protette e quindi di turismo. In ogni caso si è trattato di una scelta alla quale sono arrivato per caso, sviluppando in corso d’opera una vera e propria passione.

Valter Verlicchi: Ho cominciato ad occuparmi di turismo nel 1986, quando, in applicazione della Legge regionale, furono attribuite alle provincie una serie di funzioni (allora io lavoravo in provincia di Ravenna.)

Sei d’accordo con chi dice che lavorare nel turimo è una gran fortuna?

Sebastiano Venneri: Certamente. Molto meglio di quel noiosissimo lavoro in miniera… Scherzi a parte credo sia una gran fortuna sia per le opportunità di viaggio in luoghi di grande pregio, sia per soddisfare la curiosità di ciascuno verso luoghi ed esperienze diverse. Personalmente trovo molto soddisfacente occuparsi di riempire di contenuti ed esperienze uniche il tempo libero delle persone.

Valter Verlicchi: Sono d’accordo, in quanto, per mie precedenti esperienze lavorative, ho lavorato con tutte le categorie di operatori economici, e, ad onore del vero, questa è una categoria molto difficile, ma opera in un settore veramente affascinante, mai statico, effervescente, aperto ai cambiamenti e dinamico come nessun altra categoria.

Quando ti vengo le idee migliori per il tuo lavoro?

Sebastiano Venneri: Dalle esperienze degli altri e parlando con le persone

Valter Verlicchi: Dalle esperienze degli altri e parlando con le persone

Che cosa consiglieresti ad un giovane che vuole lavorare nel turismo?

Sebastiano Venneri: Di coltivare la curiosità.

Valter Verlicchi: Di individuare il settore che più gli interessa (adv, alberghi, ristorazione, balneare, servizi, ecc),entrare nel settore dopo un minimo di formazione adeguata e farsi una buona gavetta.

Qual è l’ultimo libro che hai letto

Sebastiano Venneri: Il lunedì arriva sempre di domenica pomeriggio, di Massimo Lolli

Valter Verlicchi: La casta, di Gian Antonio Stella

La tua ultima microvacanza?

Sebastiano Venneri: A Pasqua in bicicletta tra Padova, Bassano, Vicenza e Treviso, con la mia compagna

Valter Verlicchi: Non faccio microvacanze, a meno che non si intendano i sabato e domenica in cui aiuto mia moglie in spiaggia

Ma lavorare nel turismo secondo te serve a qualcosa che migliori il mondo?

Sebastiano Venneri: Certamente. Se così non fosse non ci perderei un minuto di più. E’ un’attività che incide sul territorio. Accade spesso in negativo (cementificazione, congestione, perdita di identità locale…), ma può accadere anche in positivo, ed è la dinamica più entusiasmante. Basti guardare al caso delle Cinque Terre, un esempio di come il turismo, quando è maneggiato con cura, può servire a migliorare un territorio, portare benessere e qualità.

Valter Verlicchi: Secondo me, se fosse capito ed utilizzato come sarebbe giusto, il turismo potrebbe essere l’unica forma di sviluppo sostenibile ed ecocompatibile, oltre che aumentare la qualità della vita di tutti.

Per ottenere questo risultato però bisognerebbe che il turismo diventasse, nella sua trasversalità, l’unico e vincolante parametro di riferimento a cui sottoporre tutte le decisioni in materia di scelte territoriali, sia produttive che infrastrutturali.