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Venerio Brenaggi Servizio Turismo e Qualità Aree Turistiche della Regione Emilia- Romagna

Giovanna Dorigati A.D. di eTour srl, organizzazione, competenze e tecnologie per comunicare

Che cosa ti ha spinto a lavorare nel turismo?

Venerio Brenaggi: A dieci anni conoscevo a memoria tutti i nomi degli stabilimenti balneari di Cesenatico! Era destino.

Giovanna Dorigati: Ci sono ‘finita’ con la nomina a Presidente della Commissione Attività Produttive (1990-1995) e quindi come Assessore regionale al Turismo-Cultura-Sport della Regione Liguria (1995-2000); l’interesse x la materia e soprattutto il buon rapporto stabilito con gli operatori mi ha poi spinto a continuare con attività professionale di supporto alla Direzione del TCI e oggi a reggere come Presidente l’Istituzione dei Musei del Mare di Genova (Mu.MA)

Sei d’accordo con chi dice che lavorare nel turismo è una gran fortuna?

Venerio Brenaggi: Ad una cena, non ricordo dove, una persona mi disse: “Facile lavorare nel turismo eh!…Sa, io mi occupo di asfaltature”. Poi aggiunse che il giorno dopo partiva per Bora Bora! Fuor di battuta, chi si occupa di turismo ha l’opportunità di approfondire la conoscenza di culture, luoghi, tradizioni, lingue, anche se non si muove dal suo ufficio: predisporre una campagna promozionale per i mercati internazionali, scegliere i componenti di un pacchetto turistico per un determinato target, strutturare i parametri di valutazione per cofinanziare progetti, guidare un gruppo di turisti tedeschi nel centro storico di Bologna, sono cose molto diverse che, sempre e comunque, richiedono conoscenza e studio di luoghi, cose e persone. E poter studiare è sempre una fortuna.

Giovanna Dorigati: Opero nel campo del turismo, da sempre allargato all’idea di territorio, da oltre cinquant’anni (cominciai a sette!): nel privato e nel pubblico, nella consulenza e nella formazione, con le nuove tecnologie e sviluppando il metodo eTour – di scuola scandinava – della progettazione partecipata dei sistemi informativi web, anzitutto turistici. Nonostante le tante difficoltà (fare gli imprenditori in questo paese è punitivo, la burocrazia e disperante, la scarsa attitudine a fare insieme è penalizzante) trovo che lavorate “nel turismo” sia attività sempre coinvolgente, impegnativa e faticosa, sempre entusiasmante, ancora fortemente motivante: penso che sia bello combinare vita e lavoro secondo l’idea che “Ospitare qualcuno è incaricarsi della sua felicità per tutto il tempo che dimora sotto il nostro tetto”. È sempre stato ed è davvero questo pensiero di Antèlme Brillat-Savarin il principio ispiratore per me.

Peccato, che il turismo non sia ancora per l’Italia la risorsa potente che è. Ne indago continuamente la ragioni, che sono diverse e mi sono chiare, e mi impegno comunque a fare la mia parte perché siamo padroni di casa consapevoli, che dettano lo stile ai propri ospiti.

Quando ti vengo le idee migliori per il tuo lavoro?

Venerio Brenaggi: Dalle esperienze degli altri, parlando con le persone, quando qualcuno non accetta le mie idee: perché in quel momento mi fermo a pensare alle ragioni degli altri. E a volte, con grande soddisfazione, salta fuori l’idea che dà la risposta ad un problema e che viene condivisa da molti .

Giovanna Dorigati: Dalle esperienze degli altri, da libri, giornali, blog ,ecc, sul turismo, parlando con le persone da libri, giornali, blog ,ecc, che parlano di tutt’altro, dalla curiosità, dall’osservazione di qualsiasi cosa, dal rifletterci continuamente

Che cosa consiglieresti ad un giovane che vuole lavorare nel turismo?

Venerio Brenaggi: Di prendere la cosa molto sul serio; di capire da subito che per ottenere risultati concreti è necessaria una buona formazione professionale, una bella gavetta (possibilmente all’estero per imparare almeno due lingue), tanta volontà e tanta pazienza. E’ una leggenda metropolitana che chi lavora nel turismo può fare soldi facili. Il turismo è il prodotto più complesso e più difficile da analizzare, quantificare, confezionare e vendere. Ma il turismo è anche l’unico settore economico che i guru della macro-economia danno in crescita fin oltre il 2020. E allora accettate la sfida, perseverate, siate creativi!

Giovanna Dorigati: Anzitutto di “essere” qualcuno, un persona che riconosce e sviluppa il suo potenziale, la conoscenza e la passione. E poi studiare, cimentarsi, attuare; lavorare nel settore, per imparare, esperire. Costruirsi una storia e una professione avendo una visione e con una strategia attuativa. Come in ogni altro campo? Sì. … Amare gli esseri umani.

Qual è l’ultimo libro che hai letto

Venerio Brenaggi: A mo’ di battuta mi verrebbe da dire Lolita….In verità l’ultimo libro che ho letto è “L’uomo che guardava passare i treni” di Georges Simenon.

2. Ne ho sempre diversi, contemporaneamente, ne compro più di quelli che riesco a leggere: da Modelli gestionali per il turismo come esperienza a Impresa 4.0, Blog in azienda, Economia della felicità, Revolutionary Road

La tua ultima microvacanza?

Venerio Brenaggi: A Bagno di Romagna, con la mia famiglia.

Giovanna Dorigati: Solo micro-vacanze: sto costruendo la mia terza vita-lavoro, cavalcando la rivoluzione della valorizzazione delle relazioni e dell’internet partecipata, il tempo è poco. Mi son goduta un po’ di festival dell’economia: con un’amica, la più importante, e con giovani collaboratori.

Ma lavorare nel turismo secondo te serve a qualcosa che migliori il mondo?

Venerio Brenaggi: A tante cose. Il turismo può essere economia sostenibile, opportunità per tutelare e valorizzare l’ambiente, il territorio, il contesto sociale e culturale. In nome del turismo è più facile allargare le isole pedonali e scegliere l’utilizzo di fonti energetiche pulite. Ce lo vedete un turista tedesco a mangiare una piadina romagnola all’ombra del camino di una centrale nucleare?

Poi, lavorare nel turismo serve ad avvicinare persone che, senza il turismo, non saprebbero dell’esistenza le une delle altre. Fare turismo, è scritto in tutte le leggi nazionali e regionali su questa materia, vuol dire “saper accogliere”. E allora, specialmente oggi, cosa c’è di più importante che imparare ad accogliere, per migliorare il mondo?

Giovanna Dorigati: Credo di avere già risposto positivamente. Quello che auguro al turismo è che chi ci opera si renda conto, sia della grande risorsa che è, sia dei suoi altrettanto grandi pericoli. Solo se siamo consapevoli e autorevoli Padroni di Casa e partecipiamo al Progetto di sviluppo della Comunità ospitante in cui viviamo e operiamo miglioreremo noi stessi e certamente il mondo (io sono di quell’epoca formidabile e ci credo ancora). Fortunatamente anche l’accelerata che questa crisi dà a certi cambiamenti già nell’aria aiuta al re-indirizzamento necessario